Gli ambienti

A ospitare l’evento Carte dei fiori sono i bellissimi ambienti dell’Orto Botanico di Pavia. Il percorso mostra è stato allestito in diverse aree, capaci di fare apprezzare ai visitatori la bellezza delle opere e la stessa cornice storica e ambientale nella quale sono state poste.

ambienti

La bellezza dei singoli ambienti deve essere ricercata nella storia della struttura: l’istituto botanico pavese infatti venne collocato nell’antica area del convento di Sant’Epifanio, di cui oggi resta solo il chiostro esterno. Gli interventi di ristrutturazione iniziarono attorno al 1773 anni in cui vennero realizzate su progetto dell’architetto Piermarini anche le prime serre lignee, poi sostituite con quelle in ferro e vetro. Alla ristrutturazione dell’area corrispose un nuovo impulso nel campo della ricerca grazie a Giovanni Antonio Scopoli, che nel 1777 assunse la direzione dell’Orto. In questi anni la struttura raggiunse un assetto definitivo, molto simile a quello attuale. Grazie a Scopoli gli esemplari botanici vennero incrementati sul modello dell’Orto padovano e attraverso una fitta rete di contatti e scambi con numerosi botanici europei. Lo sviluppo dell’Orto continuò in modo celere per tutto l’Ottocento, in questo secolo la struttura si arricchì di un Laboratorio Crittogamico e di tre serre calde. Il periodo delle guerre mondiali, fu per l’Orto Botanico di forte perdita, numerosi infatti furono i danni registrati nelle collezioni e nella stessa struttura. Dal 1943 sotto la guida di Raffaele Ciferri l’area cambiò nettamente conformazione: la parte meridionale dell’edificio venne trasformata nella facciata principale dell’Istituto e il giardino venne trasformato sul modello dei parchi delle ville lombarde sei-settecentesche. Nel periodo successivo la collezione conobbe un nuovo incremento; vennero impiantate Rose, Cicadacee, Hydrangea, Pelargonium, Hosta, piante grasse e venne costruita una nuova serra tropicale. Dal 1997 l’Orto Botanico fa parte del Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e della Terra e del Sistema Museale dell’Università degli Studi di Pavia, che contribuisce allo sviluppo della collezione, come dimostrano le ultime coltivazioni impiantate.Con la volontà di proporre una sintesi della varietà degli ambienti dell’Orto, Carte dei fiori è stata articolata in quattro zone espositive: il percorso partirà dal chiostro, percorrerà le sale della biblioteca, si estenderà nel giardino e si concluderà all’interno della serra.

 

 

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